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Pandunia - la lingua ausiliaria veramente globale

Introduzione

Il pandunia è una lingua ausiliaria realmente globale. In questo articolo spiegheremo cos'è che rende il pandunia una lingua globale ma anche equa, perché è stata creata per essere globale ed equa e come potrebbe aiutare le persone di tutto il mondo a comunicare meglio tra loro.

Principi del pandunia

Il pandunia è imparziale. Tutti hanno le stesse possibilità di imparare e parlare bene il pandunia. Questa lingua dovrebbe funzionare come un grande livellatore — permettere cioè a tutti di comunicare allo stello livello.

Il pandunia è globale in modo equo. Prende in prestito parole da tutte le regioni e le culture del mondo. È la lingua mondiale che rappresenta davvero tutto il mondo!

Il pandunia è pratico. Riutilizza elementi che sono già internazionali, incluso l'alfabeto latino di base e le parole internazionali che vengono dall'inglese, dal greco, dal latino, dal sanscrito, dal cinese e dall'arabo, tra le altre. In questo modo il pandunia può essere usato per una vera comunicazione internazionale già da subito.

Il pandunia è semplice. Nella comunicazione internazionale la cosa migliore è usare parole comprensibili, frasi brevi e un linguaggio semplice, perché sono molto più efficaci di parole settoriali, frasi lunghe e linguaggio complesso. E allora, restiamo sul semplice!

Perché il pandunia è equamente globale?

Molta gente è abituata a mappe del mondo come quella qui sotto. Si tratta della famosa proiezione di Mercatore. Sfortunatamente, questo tipo di mappa distorce enormemente le dimensioni dei vari stati.

Perché avviene ciò? Il mondo è un globo tridimensionale e rappresentarlo con una mappa bidimensionale e piatta non è semplice. Le proiezioni equivalenti, come la Proiezione equivalente della Terra qui sotto, mostrano le estensioni dei vari paesi in modo più accurato. Confrontate le dimensioni della Groenlandia e dell'Africa in queste due mappe. Nella proiezione di Mercatore la Groenlandia appare più grande, ma la proiezione equivalente della Terra mostra che in realtà l'Africa è 14 volte più grande della Groenlandia.

Questo è il mondo fisico. Noi viviamo anche in un mondo umano, che comprende nazioni divise da frontiere. In una mappa normale dei paesi del mondo, la grandezza delle nazioni è definita dalla loro area geografica.

La mappa qui sotto si basa sulla popolazione dei diversi paesi, non sulla loro area geografica.

Secondo noi una lingua mondiale dovrebbe rappresentare il mondo umano. Ogni parte del mondo e ogni cultura dovrebbero essere trattate equamente e democraticamente. La grammatica dovrebbe essere facile per tutti. Caratteristiche linguistiche areali, come lo Standard Average European, non sono linee guida adatte per una lingua mondiale. La grammatica, invece, dovrebbe essere costruita a partire da elementi che sono universalmente noti e/o considerati universalmente facili.

Le parole appartenenti al pandunia vengono principalmente da 21 fonti linguistiche. Sono incluse le sei lingue ufficiali dell'ONU: inglese, francese, spagnolo, russo, arabo e cinese mandarino. È inclusa la lingua del cuore d'Europa: il tedesco. È inclusa la lingua dell'Atlantico Meridionale: il portoghese. Sono incluse le lingue più importanti dell'Estremo Oriente: giapponese, coreano, vietnamita, cantonese e malese. Sono incluse le lingue più influenti del subcontinente indiano: hindi, urdu, bengali e tamil. Sono incluse le lingue native africane più parlate dopo l'arabo: swahili, hausa e Fula. Sono incluse le altre lingue maggiori del Medio Oriente oltre all'arabo: turco e farsi.

Nel complesso rappresentano un buon mix di culture e regioni del mondo.

Solo due lingue hanno più di un miliardo di parlanti ciascuna: il mandarino e l'inglese. Il mandarino è in assoluto la lingua più estesa per numero di parlanti nativi, mentre l'inglese è la lingua con il più grande numero di parlanti di seconda lingua.

Nei capitoli successivi useremo queste due lingue così diverse come termini di paragone quando presenteremo alcune delle caratteristiche principali della lingua pandunia. Questo approccio non vuole sminuire l'importanza delle altre lingue, ma sarebbe poco pratico confrontare il pandunia a tutte le 21 fonti linguistiche nello stesso tempo in una presentazione breve e non esauriente come questa.

Spelling e pronuncia

L'alfabeto più usato

Al giorno d'oggi esistono molti sistemi di scrittura al mondo, ma solo una parte esigua di essi è di uso internazionale. I sistemi di scrittura più diffusi sono l'alfabeto latino, l'alfabeto cirillico, l'alfabeto arabo e gli ideogrammi cinesi.

Solo l'alfabeto latino, però, è diventato davvero globale. La gran parte delle lingue d'Europa, delle Americhe e dell'Africa sono scritte in alfabeto latino. Anche diverse lingue rilevanti dell'Asia usano questo alfabeto, come il turco, il malese e il vietnamita.

Perciò l'alfabeto latino è la scelta più ovvia per una lingua internazionale.

Solo cinque vocali

Secondo il capitolo 2 dell'Atlante Mondiale delle Strutture Linguistiche, gli inventari vocalici delle lingue del mondo sono così classificati per dimensione:

  • piccolo: 2-4 vocali
  • medio: 5-6 vocali
  • grande: 7-14 vocali

Il pandunia ha solo cinque vocali pure: a, e, i, o, u. Il numero è approssimatamente lo stesso della media globale. In questo senso, il pandunia è vicino a lingue come lo spagnolo e il giapponese, che hanno entrambi un sistema di cinque vocali.

Esempi di inventari vocalici grandi inclusono l'inglese (12 vocali) e il mandarino (9 vocali).

Consonanti comuni

Secondo il capitolo 1 dell'Atlante Mondiale delle Strutture Linguistiche, gli inventari consonantici delle lingue del mondo sono così classificati per dimensione:

  • piccolo: 6-14 consonanti
  • moderatamente piccolo: 15-18 consonanti
  • medio: 19-25 consonanti
  • moderatamente grande: 26-33 consonanti
  • grande: 34 o più consonanti

Il pandunia ha solo 20 consonanti, dunque ha un inventario consonantico di media grandezza.

L'inglese e il mandarino, per esempio, hanno degli inventari molto più grandi di quello del pandunia. La gran parte delle consonanti sono pronunciate nello stesso modo in tutte e tre le lingue. La tabella qui sotto mostra quali suoni consonanti corrispondono tra loro in pandunia, inglese e mandarino. I suoni presenti in inglese o mandarino ma non in panundia sono inseriti tra parentesi.

Pandunia Inglese Mandarino
Nasali m n (ng) m n (ng) m n (ng)
Occlusive p b t d k g p b t d k g p b t d k g
Liquide l r y v l r y w l r y w (yü)
Sibilanti s z sh s z sh (zh) s z* x (sh)
Fricative f h f h (v th th) f h
Affricate ch j ch j ch j (c zh q)

Struttura sillabica semplice

Una sillaba consiste di un nucleo vocalico ed eventualmente di consonanti. Alcune lingue possiedono delle sillabe più semplici rispetto ad altre. Per esempio in giapponese le sillabe più complesse consistono in una consonante iniziale, una vocale e una consonante nasale finale. Questo è il motivo per cui il giapponese ha un suono leggero e vocalico. In inglese, d'altra parte, è possibile accumulare più consonanti in un'unica sillaba, come in strict parents.

Il pandunia si posiziona da qualche parte a metà strada. La maggior parte delle sillabe sono semplici coppie di una consonante e una vocale, ma sono permesse anche sillabe più complesse, specialmente nei termini tecnici internazionalmente noti. Per esempio kristal (cristallo) è una parola complessa secondo gli standard del pandunia.

Ci sono due modi per semplificare le parole che sono troppo complesse per la lingua internazionale:

  1. Scegliere da un'altra lingua una variante più semplice della stessa parola. Per esempio, la parola inglese project termina con due consonanti, ma la stessa parola in portoghese è projeto.
  2. Rompere i gruppi consonantici aggiungendo vocali. Per esempio, la parola inglese sport è troppo complicata, ma la stessa parola in portoghese è esporte, che spezza i gruppi consonantici difficili all'inizio e alla fine della parola con delle vocali aggiuntive.

Spelling regolare

Lo spelling dell'inglese è notoriamente irregolare. Il pīnyīn è stato creato più di recente, negli anni Cinquanta, ma sfortunatamente anch'esso ha delle irregolarità, semplicemente perché ci sono più suoni nel cinese parlato che lettere nell'alfabeto latino. Eppure, se paragonato all'inglese, il pīnyīn è molto regolare. Per esempio le rime inglesi my, sigh, lie e rye in pīnyīn sarebbero scritte mai, sai, lai, rai. È davvero così semplice!

Il pandunia può usare uno spelling regolare, perché ha meno suoni (24) rispetto alle lettere dell'alfabeto latino di base (26). L'alfabeto del pandunia è:
a b c ch d e f g h i j k l m n o p r s sh t u v x y z

Il pandunia presenta una corrispondenza quasi perfetta tra lettera e suono. Con l'eccezione di ch e sh, ogni lettera indica un solo suono e ogni suono è rappresentato da una sola lettera. Considerando, comunque, anche i digrammi ch e sh, ciascuno rappresentante un solo suono, ogni parola si legge esattamente come si scrive.

Accento regolare

Il pandunia ha un accento tonico regolare. La sillaba accentata è individuata con due semplici regole. Negli esempi seguenti l'accento primario è indicato con un accento acuto (á) e quello secondario con un accento grave (à) sulla prima vocale di una sillaba accentata.

  1. Le parole semplici sono accentate sulla sillaba che precede l'ultima consonante della parola.
    hálo! mí vól lóga la háu dúnia básha.
    (Ciao! Voglio parolare la buona lingua mondiale.)
  2. Le parole composte sono accentate secondo le parole che le formano, così che l'accento primario cade sulla parola principale.
    pandúnia e dèmikrátili básha.
    (Il pandunia è una lingua democratica.)

L'accento regolare è più facile da imparare e più comodo da usare rispetto a un accento irregolare e imprevedibile. L'inglese è un esempio di lingua con accentazione irregolare. In un'espressione scritta come "totally fantastic personnel", niente mostra che ciascuna parola ha l'accento su una sillaba diversa. Se l'accento fosse segnato sulle vocali, si avrebbe qualcosa del genere: "tótally fantástic personnél".

Il pandunia non possiede neppure i toni. Il cinese, d'altro canto, è una lingua tonale. Questo spiega perché nelle trascrizioni del cinese con l'alfabeto latino compaiono tanti segni d'accento, come in wǒmen yě huì shuō zhōngguòhuá. Servono a indicare i toni. Nel cinese standard ogni sillaba è pronunciata con uno dei quattro toni o con il tono neutro non marcato.

I toni sono difficili da imparare per le persone che non ci sono abituate. L'accento variabile è difficile da imparare per le persone che sono abituate ad un accento fisso. Né il sistema dei toni né un accento variabile sono necessari nella lingua mondiale.

La struttura più semplice

Le lingue possono essere classificate secondo due parametri:

  • Una singola parola è costituita da poche o molte parti?
  • Queste parti sono semplici da separare o da comporre tra loro?

Le lingue più diffuse possono essere di quattro tipi secondo questi parametri.

  1. Lingue analitiche – Le parole sono fatte di poche parti distinte.
    • cinese mandarino
  2. Lingue analitico-flessive – Le parole sono fatte di poche parti fuse tra loro.
    • inglese
  3. Lingue agglutinanti – Le parole sono fatte di molte parti distinte.
    • giapponese, malese, tamil, swahili
  4. Lingue sintetico-flessive – Le parole sono fatte di molte parti fuse tra loro.
    • spagnolo, portoghese, francese
    • tedesco, russo
    • hindi, urdu, bengali, punjabi
    • arabo, hausa

Solitamente le lingue si presentano come una miscela delle diverse tipologie. Per esempio in inglese il plurale può essere formato in molti modi diversi. Many a cat è una frase analitica che consta di tre parole distinte. Cats è una parola agglutinante che consta di due parti distinte, cat e -s. Leaves è una parola flessa che consta di due parti, leaf e -s.

Il pandunia è una lingua analitica. Le sue parole constano di poche parti chiaramente separabili. Ciò è un bene, perché rende la lingua più facile da apprendere e usare rispetto alle lingue in cui le parole sono più lunghe o flesse e costituite da più parti.

Parti della parola

La parola è formata da una radice e da affissi opzionali, che sono attaccati alla radice. Le lingue a prefissazione posizionano gli affissi davanti alla radice. Le lingue a suffissazione posizionano gli affissi dopo la radice. Ci sono poi lingue che mettono gli affissi in entrambe le posizioni o anche all'interno della radice. Di solito le lingue usano gli affissi in molti modi diversi. Per esempio l'inglese usa sia i prefissi (es. un-kind) sia i suffissi (es. kind-ly).

Le lingue che usano solo suffissi rappresentano il tipo più comune. Le lingue indoeuropee, il telugu, il cinese e il giapponese sono perlopiù lingue a suffissazione.

Il cinese non ha flessione. Le parole sono semplicemente combinate in parole più grandi. Alcune parole hanno un significato speciale quando appaiono come parte di una parola più grande. Questi cosiddetti morfemi legati sono molto simili a dei suffissi.

L'inglese, lo spagnolo, la lingua hindi e l'urdu usano principalmente un sistema di radice e affissi. Il significato varia aggiungendo parti dipendenti prima e dopo la radice. Per esempio "booklets" possiede la radice book e gli affissi -let (che dà il senso di piccolo) e -s (che dà il significato di plurale). La maggior parte degli affissi non può essere indipendente: gli affissi hanno sempre bisogno di essere uniti a una radice.

L'arabo usa i transfissi. La radice consiste (solitamente) in tre consonanti e viene modificata inserendo uno schema vocalico tra di esse. L'arabo ha anche molti prefissi e suffissi per creare parole addizionali.

Il pandunia usa il semplice sistema di radice e affissi. Le sue parole possono essere formate da più parti distinte che sono semplici da separare. Tutti possono creare facilmente nuove parole.

Ordine delle parole

Le lingue del mondo usano diversi ordini delle parole. Alcune delle più importanti aree dell'ordine delle parole sono:

  • Struttura della frase. L'ordine del soggetto (S), del verbo (V) e dell'oggetto (O) in una frase transitiva. Le strutture più comuni sono soggetto-verbo-oggetto (SVO) e soggetto-oggetto-verbo (SOV).
  • L'ordine di numerale e sostantivo. I numeri cardinali possono posizionarsi tanto davanti (NumN) quanto dietro (NNum) al sostantivo.
  • L'ordine di aggettivo e sostantivo. Ci sono due ordini possibili
    1. L'aggettivo davanti al sostantivo (AdjN)
    2. L'aggettivo dietro al sostantivo (NAdj)
  • L'ordine di apposizione e sostantivo.
    1. Le preposizioni precedono il sostantivo.
    2. Le posposizioni seguono il sostantivo.
  • L'ordine della frase relativa e del sostantivo. La frase relativa può precedere (RelN) o seguire (NRel) il sostantivo.

La tabella qui sotto mostra quali sono i tipici ordini di parola non marcati in alcune importanti lingue mondiali.

Lingua Frase Numerale Aggettivo Relativa Apposizione
Inglese SVO NumN AdjN NRel prep
Cinese SVO NumN AdjN RelN posp
Spagnolo SVO NumN NAdj NRel prep
Hindi-Urdu SOV NumN AdjN RelN posp
Arabo VSO both NAdj NRel prep
Russo SVO NumN AdjN NRel prep
Francese SVO NumN NAdj NRel prep
Indonesiano SVO NumN NAdj NRel prep
Giapponese SOV NumN AdjN RelN posp
Swahili SVO NNum NAdj NRel prep

Sono possibili anche altri ordini delle parole. Per esempio in inglese, che normalmente usa un ordine SVO nelle frasi affermative, l'oggetto può essere posizionato all'inizio nelle frasi interrogative o relative, come in "What did you say?"

La tabella precedente mostra che le lingue maggiori non concordano nell'ordine delle parole. Il pandunia permette diversi ordini delle parole, ma quello predefinito fa uso dei più comuni: soggetto-verbo-oggetto (SVO), numerale davanti al sostantivo, aggettivo davanti al sostantivo, frase relativa dopo il sostantico e preposizioni.

Parole mondiali

La maggior parte delle parole del pandunia sono già internazionali – almeno in alcune parti del mondo! I tre principi-chiave per selezionare le parole per il pandunia sono:

  • Parità : Le parole sono prese in prestito in maniera equa dalle diverse zone del mondo. In pratica ciò significa che il pandunia fa uso di parole che vengono dalle lingue di Africa, Asia, Europa e Americhe.
  • Prevalenza : Si preferiscono parole ampiamente diffuse. Più persone conoscono la parola, meglio è.
  • Semplicità : Si preferiscono parole con una pronuncia più semplice.

Comunque, alle volte è difficile trovare un termine internazionale per tutto. Le parole più frequenti e allo stesso tempo basilari, come io, tu, uno, due, essere e fare, sono tipicamente quelle più antiche nelle diverse lingue e tendono ad essere specifiche di una singola lingua o di un gruppo di lingue strettamente imparentate.

Perciò è quasi impossibile trovare parole internazionali per le idee di base, che siano comuni a lingue non imparentate tra loro in Africa, America, Asia ed Europa. Eppure ci abbiamo provato.

I pronomi personali sono tra le parole che ricorrono più spesso.

Il pronome di prima persona comincia spesso con m- anche in lingue non imparentate, per esempio: inglese me, francese moi, spagnolo me, hindi main, finlandese minä, igbo mụ, kongo mu, swahili mimi e zulu mina. In pandunia è mi (io, me).

Il pronome di seconda persona tu viene dalle lingue indoeuropee, includendo il francese tu, lo spagnolo , il russo ty e l'hindi . In pandunia è un pronome neutrale, che può essere usato sia in situazioni informali sia in situazioni formali.

Il pronome di terza persona in pandunia è da. Ha la notevole qualità di potersi riferire sia ai maschi che alle femmine, oltre che agli oggetti inanimati. Corrisponde dunque ai pronomi di terza persona inglesi he, she e it, tutti insieme.

Inglese Pandunia Cinese
I mi
you tu
he/she/it da
we vi wǒmen
you all yu nǐmen
they di tāmen

I pronomi possessivi seguono i modelli supersemplici del cinese standard. Si aggiunge se per formare il possessivo:

Inglese Pandunia Cinese
my mi se wǒ de
your tu se nǐ de
his/her/its da se tā de
our vi se wǒmen de
your yu se nǐmen de
their di se tāmen de

I pronomi personali in pandunia raggiungono tre importanti obiettivi.

  1. I pronomi di base (mi, tu, da) hanno una scrittura e una pronuncia diversa tra loro.
  2. I pronomi possessivi sono costruiti in maniera sistematica. Non sono solo un pugno di parole a caso.
  3. Le parole sono internazionali e provengono da diverse famiglie linguistiche.

Frasi semplici

In questa sezione confronteremo la struttura delle frasi del pandunia con quella dell'inglese e del cinese, le due lingue più parlate al mondo.

L'ordine delle parole in una frase normale è soggetto-verbo-oggetto – proprio come in inglese e in cinese.

Inglese:   I love you, and you love me.
Pandunia:  mi love tu, tu love mi.
Cinese:    Wǒ ài nǐ, nǐ ài wǒ. (我爱你,你爱我。)

Il verbo ausiliare be è usato quando l'oggetto dell'azione è il primo elemento della frase. (La cosiddetta costruzione passiva.)

Inglese:   Apples were eaten.
Pandunia:  aple be yam.
Cinese:    Píngguǒ bèi chī le. (苹果被吃了。)

be è una parola presa in prestito dal cinese standard bèi, ma è anche vicino ad alcuni usi dell'inglese "to be".

Inglese:   It cannot be eaten.
Pandunia:  da no kan be yam.
Cinese:    Tā bù néng bèi chī. (它不能被吃。)

Come per il cinese, il pandunia non marca i verbi con una parola come "to".

Inglese:   I invite him to drink coffee.
Pandunia:  mi plis da yam kafe.
Cinese:    Wǒ qǐng tā hē kāfēi. (我请他喝咖啡。)

In pandunia e cinese i sostantivi possono essere singolari o plurali a seconda delle parole intorno. Non c'è una desinenza plurale come -s dell'inglese. Anche i verbi non seguono alcuna coniugazione. In pandunia una sola parola, es, è usata per tradurre sono, sei, è, siamo, ero, eravate...

Inglese:   It is an apple.
Pandunia:  da es aple.
Cinese:    Tā shì píngguǒ. (他是苹果。)

Inglese:   They are apples.
Pandunia:  di es aple.
Cinese:    Tāmen shì píngguǒ. (他们是苹果。)