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2. Ortografia e pronuncia

Il pandunia è fonetico in due direzioni:

  1. Quando leggi una parola, sai sempre come pronunciarla.
  2. Quando ascolti una parola, sai quasi sempre come scriverla. (I nomi stranieri possono costituire eccezione.)

Una volta imparate le poche regole e il modo in cui sono pronunciate le lettere, puoi leggere il pandunia ad alta voce ed essere compreso.

Alfabeto latino di base

Il pandunia è scritto con l'alfabeto latino di base - lo stesso usato dall'inglese! Non ha accenti sulle lettere, che differiscono da lingua a lingua. In questo modo può essere digitato, stampato e usato con computer e dispositivi smart in moltissime nazioni senza alcuna difficoltà.

A B Ch D E F G H I J K L M N O P R S Sh T U V X Y Z

Nota sulla trascrizione fonetica

In questa pagina usiamo i simboli dell'Alfabeto Fonetico Internazionale (AFI) per trascrivere la pronuncia. Usiamo le parentesi quadri e gli slash per indicare che stiamo trattando dei suoni e non delle lettere.

I suoni del parlato sono scritti tra parentesi quadre, per esempio [r] e [ɹ] indicano due diversi suoni di r, la vibrante e l'approssimante. Comunque [r] e [ɹ] non sono distinte in pandunia, ma sono percepite come un unico suono. Questi suoni mentali o fonemi possono corrispondere a diversi suoni fisici e sono scritti tra slash. Dunque i parlanti del pandunia percepiscono mentalmente sempre un solo suono, /r/, indipendentemente da quale suono fisico, [r] o [ɹ], è prodotto in realtà. Si dice che il pandunia ha il fonema /r/, che possiede le pronunce fisiche alternative [r] e [ɹ]. Ciò si può indicare così: /r/ = [r] ~ [ɹ].

Suoni

Il pandunia possiede il suo proprio sistema fonetico e il suo proprio spelling, che sono molto simili a quelli delle lingue dell'Europa continentale e dell'America Latina.

L'inventario completo dei suoni del parlato del pandunia è rappresentato nella tabella qui sotto.

Labiali Alveolari Palatali Velari Glottali
Occlusive b p t d ch j k g
Fricative f s z sh h
Nasali m n ng
Laterali l
Vibranti r
Semivocaku v y
--------------- ------- ------- ------- ------- -------
Vocali chiuse u i
Vocali medie o (ə) e
Vovali aperte a
Posteriori Centrali Anteriori

Vocali

Il pandunia ha quattro suoni vocalici orali. Sono rappresentati con le lettere a, e, i, o e u nel sistema di scrittura.

La lista seguente mostra come si pronuncia ciascuna vocale usando il simbolo dell'Alfabeto Fonetico Internazionale (AFI) e indicazioni di pronuncia in italiano.

  • a = [a]
    A si pronuncia come in mamma.
  • e = [e]
    E si pronuncia come in tetto.
  • i = [i]
    I si pronuncia come in mille.
  • o = [o]
    O si pronuncia come in monte.
  • u = [u]
    U si pronuncia come in lupo.

Esiste inoltre un suono opzionale che indica una vocale media centrale [ə], che è anche chiamata schwa. Si pronuncia come la a dell'inglese about /əbaut/ o dell'inglese sofa /soufə/. Si tratta del suono vocalico più elementare che si possa emettere senza troppo sforzo. È opzionale perché non è mai scritto e in alcuni casi neanche pronunciato.

Lo scopo dello schwa è rendere più semplice parlare il pandunia. Si può inserire dopo consonanti che sono difficili da pronunciare senza vocali. Diverse persone possono inserire lo schwa in posizioni diverse a seconda di ciò che per loro è naturale. (Ci sono lingue native che non permettono gruppi consonantici e consonanti finali.) Il suono dello schwa si può inserire tra consonanti di un gruppo consonantico e dopo consonanti finali. Per esempio la parola skol può essere pronunciata /skol/ o /səkol/ (dove il gruppo consonantico iniziale è separato da uno schwa) o /skolə/ (dove la consonante finale è seguita da uno schwa) o /səkolə/ (dove compaiono contemporaneamente i due schwa di sopra). Tutte queste pronunce hanno quasi lo stesso suono, perché lo schwa è sempre molto breve e atono. Lo schwa non cambia neppure la sillaba accentata della parola! Ognuno è libero di inserire lo schwa o di ometterlo a seconda di ciò che gli è più comodo.

Semivocali

Una semivocale è un suono che è foneticamente simile a una vocale, ma che funziona come una consonante al confine di una sillaba. Il pandunia ha due semivocali y e v. Compaiono solo all'inizio di sillaba e sono sempre seguite da una vocale piena.

  • v = [w] ~ [ʋ] ~ [v]
    V si pronuncia come la u in uomo, ma alcuni parlanti possono pronunciarla più come la v in vetro.
  • y = [j]
    Y si pronuncia come la prima i in ieri.

Ci sono anche diverse sequenze vocaliche comuni – au, eu, ou, ai, ei, oi – che sono pronunciate come vocali consecutive con o senza iato tra loro.

Consonanti

Il pandunia ha 19 consonanti. Sono rappresentate nello scritto da 19 lettere latine e dalla loro combinazione. La maggior parte di esse si pronuncia più o meno come in italiano.

Se sono ammesse pronunce alternative, sono unite dalla tilde (~).

  • b = [b]
  • ch = [tʃ]
    Ch si pronuncia come la c in cielo.
  • d = [d]
  • f = [f]
  • g = [g]
    G è sempre gutturale, come in gatto, mai affricata come in gelo.
  • h = [h] ~ [x]
    H può corrispondere alla h aspirata dell'inglese hotel o alla j dello spagnolo Juan.
  • j = [dʒ]
    J si pronuncia sempre come g in gelo.
  • k = [kʰ] ~ [k]
    K si pronuncia preferibilmente sempre con una piccola aspirazione, come in inglese kin.
  • l = [l]
  • m = [m]
  • n = [n] ~ [ŋ]
    N si pronuncia con la punta della lingua, tranne nelle combinazioni nk e ng, dov'è velare [ŋ] come in banca e tango. In fine di parola, la g in ng può essere muta. Perciò la parola pang può essere pronunciata [paŋ] o anche [paŋg].
  • p = [pʰ] ~ [p]
    P si pronuncia con una piccola aspirazione, come in inglese pin.
  • r = [r] ~ [ɹ]
    R si pronuncia preferibilmente vibrata come in italiano. Non è mai muta!
  • s = [s]
    S è sempre sorda come s in sasso.
  • sh = [ʃ]
    Sh si pronuncia come sc in sceriffo.
  • t = [tʰ] ~ [t]
    T si pronuncia con una piccola aspirazione, come in inglese tin.
  • x = [ks] ~ [s]
    X si pronuncia come ks quando è tra due vocali. Per esempio maxim si pronuncia /maksim/. In altre posizioni si può pronunciare come s, per esempio max /mas/, xenon /senon/.
  • z = [z] ~ [dz] Z si pronuncia come s sonora in rosa o come z in zaino.

Lettere e suoni esterni

Ci sono anche lettere e combinazioni di lettere addizionali, che possono essere usate solo in parole esterne, che non appartengono al vocabolario ordinario del pandunia, come nomi di luoghi e di persone. Non sono usate in nessuna parola comune del pandunia.

  • c = [ts]
    Affricata alveolare sorda, come z in marzo.
  • kh = [x]
    Fricativa velare sorda, come j nello spagnolo Juan.
  • gh = [ɣ]
    Fricativa velare sonora, come g nello spagnolo fuego.
  • ph = [ɸ]
    Fricativa bilabiale sorda, come f nel giapponese Fuji.
  • bh = [β] Fricativa bilabiale sonora, come b nello spagnolo haber.
  • q = [q]
    Occlusiva uvulare sorda.
  • qh = [χ] Fricativa uvulare sorda.
  • rh = [ʀ] ~ [ʁ]
    Vibrante o fricativa uvulare sonora, come rh in rhume nel francese di Parigi.
  • th = [θ]
    Fricativa dentale sorda, come th nell'inglese thing.
  • dh = [ð]
    Fricativa dentale sonora, come d nello spagnolo miedo.
  • zh = [ʒ]
    Fricativa postalveolare sonora, come j nel franceese jour.
  • w = = [w] ~ [ʋ] ~ [v]
    W si pronuncia come v.

Le lettere e i digrammi addizionali sono usati a livello locale. Il loro scopo è aiutare a importare nella lingua internazionale i nomi in lingua locale, così che le persone del posto possano riconoscerli. Va bene se non sai come pronunciare questi suoni. Le lettere c, q e w possono essere pronunciate esattamente come ch, k e v, e tutti i digrammi possono essere pronunciati come se la h non ci fosse. Dunque, per esempio, zh può essere pronunciata semplicemente come z nell'accento internazionale semplificato.

Per esempio, la capitale della Grecia è chiamata "Αθήνα" /aθina/ nella lingua del posto, il greco. La versione pandunia di questo nome è "Athina". Può essere pronunciata o /aθina/ (come in greco) o /atina/ (nell'accento internazionale semplificato).

Altri esempi:
Khartum Khartoum (la capitale del Sudan)
Rhone Rhône (un fiume in Francia e Svizzera)

Struttura delle parole

Le parole del pandunia hanno una struttura piuttosto semplice. Le sillabe sono così strutturate: (C)(L)V(S)(N) dove

  • C è una consonante.
  • L è una consonante liquida (l o r).
  • V è una vocale.
  • S è una semivocale (i o u),
  • N è una nasale (m, n o ng), una liquida (l o r), o una fricativa sorda (f, s, sh o h).
  • I suoni tra parentesi sono opzionali.

Nella seguente tabella ci sono alcune sillabe ordinate dalla più leggera alla più pesante. Ciascuna di loro è anche una parola in pandunia.

Sillaba (C) (L) V (S) (N) Significato
a a 'a'
ai a i 'amore'
an a n 'de-', 'a-'
pa p a 'padre'
pai p a i 'torta'
pan p a n 'tutto'
plan p l a n 'piano'

Adattare i prestiti

Come regola generale i prestiti sono adattati al sistema di spelling fonetico del pandunia. Questa regola si applica sia ai nomi comuni sia ai nomi propri.

Nomi comuni

Un nome comune si riferisce a una cosa come parte di un gruppo, non come individuale. Per esempio cane è un nome comune, ma Fido non lo è, è un nome proprio.

I nomi comuni, che si usano in modo generale, devono rientrare nella normale struttura della parola e possono includere solo i suoni normali del pandunia.

Moltissime parole del pandunia sono più semplici strutturalmente delle corrispondenti parole inglesi. I gruppi consonantici complessi vengono evidati in principio, all'interno e in fine di parola, così stadium è estade, act è ate e saint è sante in pandunia. Si evitano anche le consonanti occlusive finali, così per esempio soup è supe in pandunia.

Nomi propri

I nomi propri e alcuni nomi comuni usati raramente possono essere più complessi delle parole ordinarie. Possono persino includere suoni che non appartengono al normale inventario fonetico del pandunia.

Per esempio, il cognome Smith può restare Smith in pandunia, sebbene strutturalmente sia più complesso delle parole comuni in pandunia e nonostante abbia il suono esterno th. Ad ogni modo le persone straniere pronunceranno questo cognome in modo errato. Perciò è consigliabile adattare al sistema fonetico del pandunia anche i nomi propri.

Maiuscole e minuscole

Il pandunia ha le proprie regole per l'uso delle masiucole e delle minuscole.

L'unico caso in cui le maiuscole sono assolutamente necessarie è la scrittura di acronimi standard internazionali, perché usare le lettere minuscole potrebbe risultare in un significato errato. Per esempio, 1 mm (un milimitre) significa 'un millesimo di metro' e 1 Mm (un megamitre) significa 'un milione di metri'. Negli altri casi in pandunia può essere scritto tutto solo con le minuscole. In particolare la prima lettera delle frasi non è maiuscola!

Ci sono tre ragioni perché le maiuscole e le regole sul loro utilizzo non sono necessarie.

  1. La scrittura rappresenta il parlato e non ci sono "maiuscole" nel parlato. Eppure comprendere le parole orali è semplice come comprendere le parole scritte nonostante questa "mancanza".
  2. Gran parte degli alfabeti e dei sistemi di scrittura usati al mondo hanno solo un tipo di lettere, cioè non distinguono tra maiuscole e minuscole.
  3. Usare solo minuscole è più semplice. Non c'è bisogno di regole speciali per l'uso delle maiuscole.

Nomi propri

I nomi propri possono essere scritti con la maiuscola secondo le preferenze di chi scrive. I cognomi possono essere scritti completamente in maiuscolo. È utile, perché i nomi sono scritti in modo diverso a seconda della lingua e possono includere molti nomi propri e cognomi. Ad ogni modo tutti i nomi possono anche essere scritti completamente in minuscolo.

Esempi di nomi scritti:
(1) ludoviko lazaro zamenhof, edgar de val, mizuta sentaro
(2) Ludoviko Lazaro Zamenhof, Edgar de Val, Mizuta Sentaro
(3) Ludoviko Lazaro ZAMENHOF, Edgar de VAL, MIZUTA Sentaro

Acronimi

Gli acronimi, come ASEAN, EU, NAFTA e UN, sono sempre scritti in maiuscolo. Altri acronimi possono usare un mix di lettere maiuscole e minuscole, come ad esempio GULag, che è l'acronimo delle parole russe "Glavnoye Upravleniye Lagerey".

Le maiuscole sono usate anche in acronimi standard internazionali. Per esempio: 10 Mb (des megabite), 100 GB (sento gigabite), 2 mm (du milimitre), 1 kJ (un kilojul).

Sillabazione

« - » Le parole possono essere divise in sillabe con un trattino. Il trattino si posiziona tra le sillabe pronunciate. Per esempio: bus, ka-fe, hu-mor, pos-ta, hi-drar-gen-te.

Punteggiatura

« . » Tutti i tipi di frase possono terminare con un punto.

« ? » Le domande possono in alternativa terminare con un punto interrogativo.

« ! » Il punto esclamativo indica alto volume o enfasi.

« ... » Tre punti (ellissi) indicano incompletezza o incertezza.

« : » I due punti indicano l'inizio di una spiegazione, di una citazione o di un'elencazione.

« , » La virgola indica una piccola pausa o una separazione tra frasi o elementi elencati.

Consiglio! Poiché la prima parola delle frasi non è scritta con la maiuscola, le frasi possono essere separate con più di uno spazio. Una persona può (1) inserire due spazi dopo il segno di punteggiatura o (2) inserire uno spazio prima e dopo il segno di punteggiatura. Questa abitudine aiuta a separare le frasi con più chiarezza.

(1) sal!  tu gud, he?  mi van go to kafekan.  tu van kom kon mi, he?
(2) sal ! tu gud, he ? mi van go to kafekan . tu van kom kon mi, he ?

In testi informali si possono usare smiley, emoticon ed emoji come se fossero segni di punteggiatura per terminare le frasi, ma in più essi indicano lo stato d'animo del parlante. Per esempio :) indica felicità e :( indica tristezza.

mi visi tu :) – Io ti vedo.
tu no visi mi :( – Tu non mi vedi.